GIUSEPPE CORBO
CANDIDATO SINDACO
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MESSAGGIO ELETTORALE
Sposato, 48 anni, due figli. Laureato. Sono a Ladispoli da 25 anni, ho scelto questa cittadina dove far vivere la mia famiglia perché veramente a misura d’uomo.
Amo il mare e la natura che la circonda.
Sono una persona sincera e leale, determinato nelle mie scelte ma sempre disponibile al dialogo.
Amante degli animali, della buona musica e della buona cucina.
Dipendente della Fondazione Policlinico Gemelli di Roma, svolgo il mio ruolo di integrazione tra il Servizio Infermieristico Tecnico Riabilitativo Aziendale (SITRA) e la Direzione Operation per tutte le attività inerenti il processo di acquisto e gestione dei presidi e dei servizi in appalto.
Perchè ho deciso di candidarmi
“Progetto Legalità – Ladispoli Città” è un progetto politico che ha avuto origine dal Comitato per la legalità (www.comitatolegalita.it).
Dopo le numerose battaglie intraprese con il Comitato per la legalità, fondato insieme ad altri cittadini con i quali condivido gli stessi ideali, che hanno portato all’affermazione della trasparenza amministrativa e alla segnalazione di numerosi casi di irregolarità amministrativa e hanno visto l’attuale Amministrazione indisponibile a convertirsi alla correttezza e alla partecipazione, ho deciso, convinto dalle persone che mi hanno sostenuto e continuano a farlo, di partecipare, in prima persona, con la mia candidatura a sindaco per le prossime elezioni amministrative che si terranno il prossimo 11 giugno.
La decisione, come annunciato in occasione della presentazione della lista “Progetto Legalità – Ladispoli città” deriva dalla consapevolezza che le battaglie per l’affermazione dei principi di legalità, trasparenza e correttezza amministrativa non sono gradite ai partiti tradizionali, né alle associazioni o movimenti che si rendono attivi solo in campagna elettorale e soltanto per ottenere rendite di posizione, utili a negoziare con eventuali vincitori.
Nasce quindi l’esigenza di sostenere con coraggio e determinazione i princìpi su cui si fonda la vita democratica di un contesto civile, al di fuori di ogni schieramento o partito, per l’affermazione della legalità che rappresenta un’emergenza nel Paese e in particolar modo a Ladispoli.
L’impegno degli ultimi quattro anni, all’interno del Comitato per la Legalità, ha rivelato un sistema amministrativo ostile al riconoscimento della trasparenza, distratto rispetto agli obblighi di legge in tema di affidamenti di incarichi o appalti, superficiale sui temi della tutela del territorio e particolarmente attento a favorire i “soliti noti” ai danni della collettività che assiste alla costante pressione dell’imposizione senza avere servizi adeguati, in una città che ormai appare alla deriva, abbandonata, insicura, senza alcuna proposta di sviluppo e soprattutto disunita.
Abbiamo rivelato l’esistenza di un “sistema” che favorisce i parenti o i soliti professionisti e le solite imprese e abbiamo persino assistito a “denunce di polpette milionarie, di rivelazione di mazzette, di opere finanziate mai avviate, di opere realizzate e abbandonate, di immobili acquistati e lasciati chiusi”.
Ma, insieme a tutto ciò, abbiamo anche assistito al silenzio assoluto della politica cittadina, lontana dalle esigenze delle persone. Con l’esclusione di qualche rara eccezione isolata, il sistema dei partiti e dei movimenti non ha mai manifestato interesse per le battaglie che abbiamo portato avanti, con atti certi e situazioni provate, senza essere mai smentiti. E per affermare tutto ciò siamo persino stati oggetto di denunce per diffamazione, tutte senza esito, recente l’archiviazione definitiva, proprio da parte di chi avrebbe dovuto invece vergognarsi e chiedere scusa alla città tutta e che adesso si trova sommerso da avvisi di garanzia, indagini per corruzione in atti contrari ai doveri d’ufficio, falso ideologico e ancora altro.
Ciò che abbiamo fatto non interessa alla solita “politica ladispolana”, orientata, invece, a governare, ad avere un assessorato, una delega, un affidamento o il cambio di destinazione di un terreno.
E’ su queste considerazioni che, dopo un periodo di riflessione, si fonda la scelta di “interessarmi” in prima persona, allo scopo di ricostruire il legame tra l’esigenza dei cittadini e la politica, compromesso a causa degli interessi privati.
Sono cosciente che non sarà una strada in discesa, ma, insieme a coloro che mi sosterranno, animati dalla trasparenza e dal senso civico, ci auguriamo di costruire una realtà politica che sappia essere tra la gente e soprattutto che si occupi dei problemi dei cittadini: tasse, sicurezza, opere, trasporti, scuola, ambiente, demanio, ecc.
E lo faccio rivolgendo un forte appello a chi volesse partecipare in maniera attiva: è arrivato il momento di smettere di lamentarsi e di costruire l’alternativa !
Abbiamo bisogno del Vostro coraggio, di uscire allo scoperto e di credere in una possibilità diversa da tutto quello che siete abituati, o nauseati, ad ascoltare.
Noi ci crediamo e siamo convinti di avere dalla nostra parte quella voglia diffusa, che ormai si respira nell’aria della nostra città, di un vero cambiamento per un futuro d’innovazione e valorizzazione che dovrà essere animata dalla partecipazione popolare. NOI CI SIAMO.
PROGRAMMA ELETTORALE
Manifesto del “Progetto Legalità – Ladispoli Città”
“Non possiamo più tacere, il rispetto per la città di Ladispoli e la sua gente non ce lo consente”
Siamo un gruppo di cittadini Ladispolani che vivono la loro esperienza quotidiana nelle comunità civili di questa città. In essa abbiamo imparato che solo nella gratuità si può servire il bene comune. Di fronte alla grave crisi politica e morale che la città sta attraversando, ci sentiamo chiamati a dare il nostro contributo, impegnando tempo ed energie per dare legittimità politica e raccogliere il consenso dei cittadini sulle nostre idee di rinnovamento.
Ci rivolgiamo a tutte le donne e gli uomini di buona volontà che abitano il nostro territorio, a tutti coloro che hanno a cuore un futuro di sviluppo e sono pronti a battersi per esso. Ad essi chiediamo di sottoscrivere questo manifesto.
Ci presentiamo alla prova dell’impegno politico come cittadini che sentono il peso della responsabilità in quest’ora della nostra storia. Non ci sentiamo rappresentanti dai partiti e movimenti presenti nella nostra città e la nostra azione politica, pur nascendo in virtù del comune sentire maturato nella comunità, non impegna in alcun modo tale comunità e si propone di essere aperta al contributo di tutti coloro che, donne e uomini impegnati nella società civile a vario titolo, vorranno contaminare il nostro con il loro personale sogno per la Ladispoli del futuro.
La Ladispoli che sogniamo è una Ladispoli partecipata, solidale, giovane, operosa e attraente.
Una Ladispoli partecipata
in cui si possa scoprire la libertà della piena cittadinanza mettendo da parte la sudditanza verso chi detiene il potere.
1. Vorremmo contribuire a debellare la cultura del clientelismo che affama i poveri e ne crea il bisogno e la dipendenza dal potente di turno. Il cambiamento da innescare si nutre di testimonianza: a questo proposito, vogliamo ribadire che sarebbe inaccettabile da parte dei partiti tradizionali e dei movimenti una riproposizione ai cittadini di tutti coloro che hanno avuto responsabilità politiche in questi anni.
2. Accanto alla testimonianza che chiediamo a quanti vogliono impegnarsi in politica, riteniamo sia necessaria anche una profonda revisione dei meccanismi di gestione del potere. A tale scopo, proponiamo di far regredire la presenza politica nell’economia locale, favorendo una massiccia dismissione dei favori clientelari.
3. Vogliamo garantire il merito nella gestione del personale dell’ente locale, valorizzando le capacità interne per i posti dirigenziali a discapito delle nomine politiche.
5. Vogliamo innovare la cultura di governo istituendo processi di analisi e valutazione ex-ante ed ex-post delle politiche pubbliche.
6. Auspichiamo che la redistribuzione dei poteri, favorisca un accrescimento delle competenze dei Comitati di quartiere (da ricostituire con apposito regolamento), il livello istituzionale più vicino ai cittadini e più controllabile dagli elettori.
Una Ladispoli veramente solidale
capace di camminare con il passo degli ultimi, di coloro che più di altri hanno patito e continuano a patire i morsi della gravissima crisi economica che stiamo vivendo.
1. Per costruire una città inclusiva, dobbiamo innanzitutto dotarci di strumenti efficaci nella misurazione e nell’identificazione delle aree di disagio sociale. Le politiche di welfare devono essere rimodulate in senso selettivo nell’individuazione dei reali bisogni, attivando da subito gli strumenti che si stanno sviluppando a livello nazionale per selezionare le vere povertà, tagliando invece il sostegno a chi dissimula bisogni non reali.
2. Le istituzioni devono adoperarsi per sostenere e diffondere l’opera delle associazioni e degli enti non-profit che possono garantire economicità e efficacia nel sostegno alle situazioni di disagio più dell’operatore pubblico.
3. Tuttavia un vero welfare inclusivo si costruisce solo con politiche di attivazione degli assistiti sul mercato del lavoro: è necessario investire nella riqualificazione e nella formazione continua dei lavoratori, specie quelli che hanno perso il lavoro. È giunto quindi il momento di mettere fine agli sprechi nell’utilizzo delle risorse: una valutazione analitica, insieme con le parti sociali, dei bisogni di professionalità delle aziende da soddisfare attraverso la formazione professionale può permettere un rilancio deciso dell’occupazione.
Una Ladispoli giovane
che promuova la qualità della vita e sia capace di dare risposta ai tanti bisogni delle nuove generazioni, impedendo così la desertificazione produttiva, bisogna investire in cultura, qualità della vita e istruzione.
1. Per promuovere la cultura, è necessario fermare l’attuale dispersione delle risorse pubbliche in tanti micro eventi non inquadrati in progetti strutturati di valorizzazione dei territori. Tali risorse dovrebbero essere destinate all’innovazione nei processi culturali, per dare ai giovani la possibilità di crearsi un futuro a partire dalla propria fantasia progettuale.
2. Investire in qualità della vita vuol dire sostenere le famiglie giovani nella responsabilità educativa verso i figli, garantendo servizi adeguati alle necessità dei genitori che lavorano.
3. Vuol dire ovviamente anche costruire infrastrutture, sempre applicando rigorose analisi di costi e benefici delle stesse, la cui gestione va razionalizzata, evitandone l’utilizzo per il finanziamento della spesa corrente.
4. Infine, vogliamo investire nell’istruzione, sostenendo il sistema scolastico, valorizzando tutti gli strumenti di valutazione della qualità dell’insegnamento per individuare le aree che più hanno bisogno di risorse e favorendo percorsi formativi di integrazione diretta tra scuola e mondo del lavoro.
Una Ladispoli operosa
1. I fondi del nuovo ciclo di programmazione europeo devono essere indirizzati a rafforzare le capacità produttive effettive e tradizionali della nostra terra per renderle competitive, attivando innovazione di prodotto e di processo.
2. Ci proponiamo di sostenere la cooperazione, che può costituire una modalità concreta per rafforzare il capitale sociale della nostra comunità.
3. Vorremmo inoltre che si creasse una struttura snella all’interno dell’Ente che sia un facilitatore di processi burocratici al servizio del mondo delle imprese: questo servizio potrebbe costituire un valore aggiunto per le imprese che decidessero di localizzarsi da noi piuttosto che altrove.
4. La ricchezza della nostra terra e il dono buono dei suoi prodotti possono costituire un volano di sviluppo inimmaginabile. L’agricoltura deve dotarsi di strumenti nuovi per sviluppare il marketing territoriale e la cooperazione e così penetrare da posizioni di forza nei grandi mercati nazionali e internazionali. La produzione dei nostri territori deve sempre più qualificarsi per una qualità riconosciuta.
Una Ladispoli attraente
Per le persone che amano la vita buona, per studenti, per stranieri, per le imprese, specie quelle grandi.
1. È una città che si conosce e si valorizza, facendo sistema e superando le logiche dei soliti noti.
2. È una città che investe sul turismo e sull’accoglienza, attivando risorse adeguate per la formazione professionale degli operatori.
3. È una città che si dota delle capacità umane per dialogare con i grandi operatori economici regionali e nazionali che vogliono investire sul suo territorio.
Noi sogniamo questa Ladispoli. Il nostro sogno da solo non basta e rimarrà tale se non sapremo contaminarci con la realtà che ci circonda. C’è bisogno dell’apporto di tanti altri perché si costruisca una condivisione che avvii un vero processo di sviluppo. Chiediamo dunque a tutti coloro che vogliono condividere il loro sogno con noi un’adesione a questo progetto, perché la nostra città possa rimettersi in moto con il contributo gratuito di tutti.
Valori, principi etici
Il Gruppo civico “Progetto Legalità – Ladispoli Città” nasce allo scopo di promuovere i valori fondativi della convivenza civile e democratica e della partecipazione alla vita delle istituzioni pubbliche per l’affermazione della “buona amministrazione” nel rispetto dei principi di legalità, correttezza, imparzialità, trasparenza ed economicità.
Ai fini dell’affermazione dei valori e dei principi contenuti nel punto precedente, Progetto Legalità – Ladispoli Città si propone di partecipare in modo attivo alla vita sociale e politica anche in occasione di competizioni elettorali, in modo autonomo o in alleanza con altre formazioni politiche che ne condividano i valori, con propri progetti e programmi e con proprie liste di candidati, individuati tra i cittadini che diano prova di impegnarsi attivamente e con coerenza per il perseguimento di tali valori e principi e non abbiano mai avuto condanne per reati contro la pubblica amministrazione o la fede pubblica.
L’azione del Progetto Legalità – Ladispoli Città si ispira alla massima partecipazione con i cittadini, anche non aderenti, purché condividano i valori e i principi precedentemente espressi, per la ricognizione dei bisogni e l’individuazione di proposte di intervento e soluzioni finalizzate al miglioramento delle condizioni di vita, delle opportunità di lavoro e delle relazioni social
L’attività politica del Progetto Legalità – Ladispoli Città è orientata, principalmente, al conseguimento delle seguenti finalità:
- La promozione e tutela del territorio e dei suoi valori naturali, storici e ambientali, con particolare riguardo alle aree verdi e alla zona costiera, promuovendone la corretta destinazione, anche attraverso il recupero e la valorizzazione;
- Lo sviluppo delle occasioni di partecipazione reale alla vita delle istituzioni, anche ai soggetti che vivono in condizioni di svantaggio o disabilità, attuando un reale decentramento decisionale tra le zone e i quartieri della città, con l’organizzazione di incontri e con l’utilizzo di strumenti telematici;
- La corretta destinazione delle risorse pubbliche nell’ottica del contenimento della spesa e della riduzione dell’imposizione fiscale a seguito di iniziative reali di spending-review;
- La creazione di opportunità di lavoro, sviluppo delle attività commerciali e imprenditoriali che siano rispettose della vocazione del territorio e dei valori del contesto, preferendo la piccola distribuzione;
- La promozione attiva dei cittadini, soprattutto giovani, anche in forma associata, che dimostrino capacità, creatività e talento, allo scopo di consentirne l’esercizio e la valorizzazione delle proprie competenze;
- La promozione della cultura, non solo popolare, con il diretto coinvolgimento del sistema educativo-scolastico, attraverso l’organizzazione di iniziative finalizzate alla conoscenza dell’arte, della musica, della storia, della letteratura e di tutte le forme espressive di pregio e valore;
- Il funzionamento dell’amministrazione comunale nel rispetto rigoroso della trasparenza, della legalità e della correttezza dell’azione amministrativa, anche con il giusto riconoscimento nei confronti degli operatori più meritevoli nel perseguimento dell’interesse pubblico;
- L’attivazione di politiche stabili e concrete finalizzate alla inclusione sociale e al sostegno nei confronti dei cittadini in condizione di bisogno, anche attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni di volontariato;
- La valorizzazione del patrimonio immobiliare, sia mediante l’ultimazione e il consolidamento delle opere “abbandonate”, sia con la promozione dell’utilizzo diffuso degli spazi pubblici, sia con la ricognizione della situazione attuale riguardo affitti, acquisti e destinazione delle aree;
- La rivisitazione delle sagre, fiere, simposi, feste, comunque siano denominate, allo scopo di ripristinare il senso di valorizzazione delle occasioni di celebrazione e incontro, non solo mercato, tra i cittadini, valorizzando il significato delle ricorrenze e promuovendo prodotti e talenti del territorio;
- Promozione e valorizzazione delle risorse della costa e del mare, sia ai fini ricreativi, sia sportivi, sia turistici, sia commerciali, anche attraverso il ripristino del porto peschereccio e la creazione di opportunità per l’indotto della vendita e la trasformazione del pescato;
- Assicurazione di una presenza adeguata e costante sul territorio, anche attraverso il coinvolgimento diretto di cittadini, associazioni e istituzioni per il miglioramento delle condizioni ambientali, igieniche e di sicurezza.
Alcuni punti concreti, da avviare nei primi 100 giorni
Sviluppo e sostegno di una cultura della legalità: trasparenza amministrativa negli affidamenti “diretti” e negli “appalti”. Apertura dello sportello della “trasparenza amministrativa“
- Applicazione del nuovo codice degli appalti
- Revisione e costituzione di un “albo dei fornitori locali” e un “albo dei professionisti”, affidamenti a rotazione
- Sistemazione delle strade e dei marciapiedi: pianificazione rifacimento “straordinaria e programmata”
- Sistemazione degli spazi verdi: pulizia “straordinaria e programmata”, manutenzione
- Riduzione della TARI ai privati del 30%, ai commercianti e alle attività produttive in genere del 15%
- Riduzione dell’addizionale IRPEF
- Avvio della procedura per la chiusura definitiva del “Consorzio Cerreto”: recupero e riordino degli spazi verdi e piano “straordinario e programmato” per il “rifacimento delle strade e sistemazione dei marciapiedi”; metanizzazione del quartiere
- Spending-reviews: ulteriore impegno nel sociale delle risorse “recuperate”, a favore delle famiglie e delle attività produttive locali in difficoltà
- Riqualificazione del litorale, sistemazione spiagge libere e libere attrezzate, regolarizzazione degli affidamenti, riqualificazione degli stabilimenti balneari: tavolo tecnico comune-balneari. Applicazione della Direttiva Bolkestein, normativa italiana e Legge Regionale del Lazio nr. 8 del 26 giugno 2015, promozione della “conferenza” dei Sindaci del litorale laziale presso la Regione: PUAR. Elaborazione del PUA.
- Sviluppo del turismo estivo: incentivazioni delle iniziative dei privati, valutazione dei nuovi progetti.
- Revisione dei parcheggi a pagamento: aumento disponibilità per la quota “rosa” e per gli “invalidi”, implementazione del “fifteen-thirty minutes free parking” per gli altri cittadini
- Programmazione di rimozione graduale delle barriere architettoniche per i disabili nelle strutture pubbliche (strade, edifici pubblici di competenza comunale, ecc.), incentivi di detassazione per i privati che s’impegnano a farlo
- Avvio dei “Comitati di quartiere”, costituzione della “Consulta dei comitati di quartiere”
- Bilancio partecipato: consigli comunali itineranti con la partecipazione dei “delegati di quartiere” e dei cittadini
- Referendum comunale consultivo, modifica dello Statuto comunale: avvio di un regolamento partecipato sul referendum
- Promozione e sviluppo imprenditoria locale nel segno della trasparenza: edilizia, commercio, terzo settore (affidamento di lavori alle cooperative sociali del territorio con il sistema della rotazione)
- Rispetto delle indicazioni dell’ANAC: linee guida, programmi, indicazioni, prescrizioni, trasparenza, divieti, consulenza
- Rispetto della nuova normativa del “FOIA”: cittadini consapevoli, “Sportello on-line della trasparenza“
- Lotta alla criminalità in genere e alla sicurezza in “casa”: collaborazione con le “forze dell’ordine”, con la Prefettura, il Ministero dell’Interno, con la Polizia locale ed incentivazione ed implementazione del “controllo del vicinato“: “tutti i cittadini attivi per la sicurezza, anonimato nelle segnalazioni”
- Gestione del fenomeno dei migranti “irregolari ” nel rispetto dei diritti della convivenza civile e della tutela del territorio e quindi del decoro urbano
- Contrasto all’abusivismo edilizio e verifica di conformità ai canoni urbanistici degli immobili di nuova costruzione
- Tutela del commercio regolare con azioni di contrasto all’abusivismo
- Rispetto dell’ambiente, politiche del “verde” partecipato: orti sociali in collaborazione con i privati cittadini e con le scuole pubbliche; lotta al randagismo e tutela degli animali
- Sviluppo della “cultura” oltre quella popolare: strumentale, lirica, spettacolo, teatro, cinema, danza, ecc.
- Sport: cultura dello sport partecipato. Invito e sviluppo dell’atletica, delle arti marziali, del gioco libero: spazi dedicati; incentivazione pacchetti famiglia agevolati per quelle società che volessero aderire al progetto alle quali verrà riconosciuta una detassazione locale
I valori del “buon politico”
“I veri politici non sono delle superdonne o dei superuomini, sono persone con pregi e difetti…
I pregi richiesti sono l’onestà e la disponibilità per il prossimo.
Sono persone animate da spirito di sacrificio personale, dedite ai bisogni degli altri, degli ultimi, alla risoluzione dei problemi della comunità e a servizio delle libere associazioni che perseguono lo stesso fine: il bene comune.
Le persone che invece sono a servizio di sé stesse, quindi, dei propri interessi, dei propri amici e parenti, non dovrebbero occuparsi della gestione della Res publica.
Il tuo voto, per noi del Progetto Legalità – Ladispoli città, è importante, ha un valore etico, conferisce una delega: ci stai dicendo che ti fidi di noi.
Il nostro consulente è il cittadino, la nostra guida gli interessi della comunità.
Vogliamo essere una luce, una speranza per ricostruire il tessuto sociale di questa città, restituire una personalità.
Una città ormai allo sbando, in balia di coloro che della politica ne hanno fatto un uso personale, per garantire interessi privati utili a pochi.
Destiamoci da questa situazione ormai divenuta insopportabile… dobbiamo avere il coraggio di alzare la testa, noi per primi, e insieme voltiamo pagina.”
Giuseppe Corbo